Riporto la considerazione finale del consigliere regionale interrogante che sollecita azioni concrete in favore dell'open source.
Atti consiliari Consiglio Regionale Marche
VIII LEGISLATURA - SEDUTA N. 69 DEL 19 GIUGNO 2007
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PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi
soddisfatto o meno, il Consigliere Altomeni.
Michele ALTOMENI. Penso che su questa
questione a livello di altre Regioni e altre
amministrazioni ci siano ormai esempi molto
avanzati, quindi prendo atto della risposta
e delle considerazioni che faceva l’Assessore
e delle difficoltà che sicuramente ci sono,
perché si tratta di passare da un sistema
informatico conosciuto, utilizzato e ormai
sperimentato, ad uno nuovo. E’ comprensibile
che questo richieda costi di formazione
e problemi organizzativi in una prima fase,
forse anche superiori al costo del rinnovo
delle licenze.
Il problema è che per il rinnovo delle
licenze c’è un costo che si ripete nel tempo
costantemente mentre il costo della formazione
e della organizzazione viene fatto inizialmente,
poi se ne possono continuare a
cogliere i benefici nel corso del tempo.
Ormai ci sono alcune Regioni che si
stanno muovendo, hanno addirittura approvato
leggi regionali su questo aspetto dell’introduzione
del software libero nei sistemi
informatici. Quindi inviterei di seguire le
esperienze più avanzate, come, per esempio,
il Comune di Firenze che è pioniere in
questo ambito, ma non solo, anche comuni
più piccoli o amministrazioni più grandi.
Inviterei anche l’Assessore alla sanità a
valutare questo aspetto, proprio perché
oggi stiamo andando ad approvare il piano
sanitario regionale con un’attenzione particolare
al sistema informatico, che è molto
complesso e che potrebbe essere, visto che
siamo in una fase di ripensamento generale
della struttura, un terreno di sperimentazione
dell’Open Source, un terreno sul quale
valutare anche i benefici a livello di costi.
La considerazione che faccio in chiusura
è che capisco i problemi nel ripensare di
rifare completamente il sistema, però ci
sono alcuni piccoli accorgimenti che potrebbero
essere fatti anche immediatamente,
per esempio, la semplice sostituzione del
pacchetto office Microsoft con il pacchetto
open office, che non richiede nessun tipo di
formazione e aggiornamento perché il funzionamento
dei programmi dei due pacchetti
è molto simile, è interfacciabile.
Quindi, senza pensare ad una riorganizzazione
completa del sistema, ma andare
semplicemente ad esaurimento delle licen
ze Microsoft e la sostituzione con un sistema
open office, scaricabile gratuitamente
dalla rete internet, porterebbe già un beneficio
nell’immediato senza particolari problemi
di formazione e di riorganizzazione.
Cominciamo con piccoli passi, anche se
ci rendiamo conto che la sostituzione in
blocco è un problema, cominciamo a pianificarli,
a vedere quali possono essere le prospettive,
cominciamo man mano a riadeguare
le strutture, soprattutto laddove andiamo
ad implementare sistemi nuovi. Quindi
non parliamo di sostituzioni ma di situazioni
in cui dobbiamo partire da zero, mi
riferisco soprattutto al sistema informatico
della sanità dove occorre cominciare a ragionare
nell’ottica di sistemi licenza gratuita,
open source, e così via.
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